Loris Modonesi: Non servono altre parole per liquidare ogni divagare sulla vita effimera della carta regalo e sulle mode passeggere che la condizionano. Se guardiamo le carte che Loris of Florence ha presentato al mercato dal 1974 ad oggi, emerge da ciascuna collezione una freschezza, una così piena attualità da non poter leggere in alcun modo gli anni che separano una collezione dall’altra.
Che cosa significa per Loris of Florence fare le cose con amore?
Loris Modonesi: La risposta non è solo nella creatività: bisogna avere la costanza di cercare – e il coraggio di adottare – tutte le soluzioni tecniche capaci di tradurre in modo esatto l’idea in prodotto.
Marco Puccetti: In altre parole: non bisogna farsi condizionare dai costi dei materiali, degli inchiostri o dei processi produttivi più avanzati e complessi. Se vogliamo un prodotto capace di interpretare davvero uno stile, tanto da imporsi, anzi di fissarsi, nell’attenzione del consumatore, dobbiamo avere coraggio e osare. Non ha senso farsi condizionare soltanto dai costi di un prodotto finito il cui prezzo unitario resta comunque alla portata di ogni consumatore.
Loris Modonesi: Del resto, quando oltre 40 anni fa mi affacciai a questo settore trovai un panorama piuttosto piatto, sia dal punto di vista estetico e qualitativo dell’offerta, che della dinamica della domanda.
Era il 1974 e proposi la linea “Tono su Tono”.
Fu un’iniezione rivitalizzante pressoché immediata per il Cart di quell’anno: si parlava solo di Loris of Florence e del suo stand. Era una calamita per i visitatori, che restarono letteralmente entusiasti di fronte a quella inaspettata folata di aria nuova.
A partire da quella prima linea, la carta ha acquistato una dignità nuova, è diventata regina sul banco di vendita dei negozi e tra le mani di chi deve dare significato a un dono. Come era da aspettarsi, da quel momento iniziarono ad imitarci e cominciò la competizione sul piano dell’inventiva, della qualità e dell’innovazione.
Marco Puccetti: Eravamo al centro di un gioco appassionante e Loris of Florence non ha certo dato tregua al mercato. Stagione dopo stagione abbiamo dimostrato come non esistano limiti alla libera creatività e a nuovi modi di far vivere la carta.